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Cos’è una card CFExpress

Cos’è una card CFExpress

By daniele

La guerra dei formati è stato tanto tempo fa, ed ha visto come protagonisti tanti aspetti diversi della tecnologia del passato. Ogni prodotto funzionava con una scheda propria, che sia magari una M2 della Sony (da non confondere con le SSD) o magari le XD Cards. Vi erano set veri e propri di diversi adattatori che era possibile comprare per inserire semplicemente una scheda SD – più economica e comoda da portare – in diversi formati. Anni dopo, queste varie schede sono finalmente passate in secondo piano, con un ruolo più specifico per i vecchi prodotti ancora in commercio. Vi sono però in esistenza ancora delle schede specificamente create per alcuni scopi.

Un buon esempio? Sono le CompactFlash. Queste tessere sono più grandi fisicamente d’una scheda SD, eppure sono ancora preferite per molti aspetti. Una di questi riguarda la resistenza, essendo queste schede fatte per durare nel tempo, ed ovviamente anche la velocità di trasmissione. Infatti una CompactFlash può salvare contenuti fino a 125Mb al secondo, una velocità che solo di recente è stata raggiunta (e superata) da alcune classi di MicroSD. Questo le rende preferibili perciò per tanti altri scopi, ma soprattutto tutto ciò che riguarda il campo fotografico. Di recente sono anche uscite le XQD Card, capaci di scrivere fino a 440Mb al secondo. 

Avendo perso il campo come miglior scheda per il settore fotografico, questo formato è ora sbocciato nella sua prossima evoluzione: La CFExpress.  Molti di voi penseranno che, d’accordo, è sicuramente molto veloce e forse anche di più della concorrenza. Ciò non toglie giustamente che è la verità, ma ci sono anche alcune differenze.

Innanzitutto, questa scheda è costruita seguendo le specifiche del PCIe 3.0, praticamente la stessa specifica sul quale si basano le SSD NVMe moderne. Vi sono tre tipologie di CFExpress: il tipo A, B e C. Per il momento è possibile comprare solo le schede di tipo A e B. Le fotocamere che supportano le CFExpress sono ancora molto rare, ma ovviamente le più famose Sony e Nikon già le supportano. Il modo nel quale funzionano è attraverso diverse vie di comunicazione, o Pipelines. E’ lo stesso modo con il quale funzionano le SSD: più sono grandi, più vie di “smistamento” hanno internamente, e perciò sono più veloci. Le CFExpress sfruttano questa logica senza però tante restrizioni sullo spazio.

Le tipo A possono trasmettere fino a 1Gb/s, nel mentre il tipo B può arrivare a 2. Il tipo C, non ancora in commercio, trasmette fino a 4Gb al secondo.

Qui il discorso degli adattatori è sicuramente fuori questione. La velocità è così elevata che nessuna MicroSD è capace di toccarla in maniera consistente. Certo, è possibile raggiungerla con qualche modello presente o futuro, ma quel che la CFExpress assicura è attualmente una velocità di lettura e scrittura che non varia nel tempo. In poche parole, permette di registrare o salvare contenuti in RAW con un rateo bassissimo di errori.

Alla fine la domanda risulta essere anche ovvia: ma è necessaria? Ovviamente, tutto deve essere predisposto per supportare una card di questo genere. Tecnicamente PC e iMac sono pronti a supportare questa velocità di scrittura, così come tanti altri dispositivi, ma non offrono al momento qualche soluzione più comoda ed integrata. Una velocità così alta è adeguata solo per chi vuole davvero il massimo dell’affidabilità offerta da un formato RAW ad altissima risoluzione (8K). Quindi sono casi molto specifici, il quale costo potrebbe anche non valerne la pena. Una CFExpress può costare dai 130 ai 240 euro.