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Cos’è il Web3 e che vantaggi comporta

Cos’è il Web3 e che vantaggi comporta

By germana

Molti dicono che è il futuro. D’accordo, forse lo è davvero: ma perché il Web3 sta sfociando così tanto in giro per i notiziari, e perché è talmente popolare da essere visto come controverso? Vediamo cosa si può dire a proposito e che vantaggi può (eventualmente) offrire a noi normali utenti.

Il Web3 è quello che viene definito come un concetto di varie tecnologie che stanno divenendo realizzabili ed accessibili alle nostre possibilità. Non si tratta d’un singolo concetto come video riprodotti in un formato specifico, è un insieme di vari aspetti che formano la nostra esperienza internettiana. Quindi in poche parole, il Web3 diventerà una realtà quando tutti questi elementi sono a disposizione ed implementati a dovere ed utilizzati di conseguenza.

Quel che ha reso famoso il discorso del Web3 è tutto ciò che riguarda gli NFT. Il discorso di questa tecnologia rientra tutta infatti sull’aspetto del Blockchain, e di come questa farà parte integrante di ogni aspetto della rete. Ma non riguarda solo quello, naturalmente: vi sono altri aspetti che rientrano in quest’ultima rivoluzione tecnologica, come l’uso massivo d’intelligenze artificiali o l’uso di Apps decentralizzate che fanno comunque uso d’una logica centrale di calcolo dove contribuiscono tutti gli utenti della rete (riportandoci di nuovo, potenzialmente, sul discorso delle criptovalute).

Quest’aumento dell’automatizzazione può essere rivoluzionaria per un motivo preciso, ed è quello di rendere accessibile Internet anche a zone più isolate, e con la stessa velocità d’una rete moderna. Questo perché ci si aspetta che il Web3 sia gestito ed alimentato globalmente, autonomamente, da tutte le forze digitali che compongono al giorno d’oggi la popolazione della rete. Ovviamente, tutto ciò ha le sue obiezioni, ad esempio il Web3 è vista come una vera minaccia per la nostra privacy, per i costi elettrici e naturalmente quel che comporta il nostro futuro economico e personale.

Nulla nega che il Web1 ha introdotto al suo tempo la decentralizzazione, ovvero ha dato agli utenti la possibilità di essere completamente autonomi e liberi. Difficile evitare anche il discorso del Web2 che ha aumentato l’interazione che vi è fra i servizi e l’utenza. Anche se il Web3 unisce questi due aspetti insieme, non si può ignorare che molti utenti non sono d’accordo con questo passaggio. Solo il tempo dirà se siamo davvero pronti a tutto ciò.